Nei primi tre mesi del 2022 le esportazioni del Triveneto raggiungono quota 9,9 miliardi di euro, dimostrando una variazione tendenziale del +17,9%. Rispetto al periodo prepandemico si registra una incremento maggiore del 1,9% in confronto al territorio nazionale. La crescita in Italia si attesta sul +19,3%. Il distretto del Friuli Venezia Giulia mostra un +24,5% con un valore complessivo di 748 milioni di euro, il Veneto registra +19,3% per un valore di 7,9 miliardi di euro. I dati elaborati emergono dal Monitor Distretti del primo trimestre 2022 di Intesa San Paolo.
I risultati di crescita dei valori delle esportazioni risentono in parte del rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici. Incremento che si è accentuato nel primo trimestre 2022 a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Gli aumenti hanno avuto un maggiore impatto nei settori della metalmeccanica, dei prodotti in carta e cartone, della gomma e plastica e dei prodotti in legno. Al netto degli incrementi Intesa stima un andamento comunque positivo rispetto al 2021.
I distretti del Veneto
Nel primo trimestre 2022 le esportazioni dei distretti veneti hanno sfiorato i 7,9 miliardi di euro. La crescita tendenziale del 19,3% è stata in linea con la variazione totale nazionale e si è consolidato il recupero del livello delle esportazioni pre-Covid (+17,4% sul primo trimestre 2019). I mercati di sbocco più dinamici sono stati gli Stati Uniti (+36,5% sul primo trimestre 2021), la Francia (+20,4%) e la Germania (+13,1%). I cali di vendite più significativi si sono registrati in Svizzera (-32,9%) nei distretti del comparto moda, seguiti da Ucraina e Russia per effetto del conflitto in atto. Molto bene i settori metalmeccanici, delle materie plastiche e del mobile. Più fatica, invece, per il reparto moda che, nonostante un andamento positivo, non ha ancora totalmente recuperato il volume di esportazioni pre covid.
I distretti del Trentino-Alto Adige
Nel primo trimestre 2022 le esportazioni delle imprese distrettuali del Trentino-Alto Adige toccano 1,3 miliardi di euro a prezzi correnti. Registrano una variazione tendenziale del +7,0% e un superamento dei livelli pre-Covid del +12,1%. I mercati di sbocco che più hanno contribuito alla crescita sono stati la Germania (+8,4% sul primo trimestre 2021), gli Stati Uniti (+18,6%) e l’Austria (+26,8%). Al contrario i mercati che hanno segnato un calo più rilevante sono stati Svezia (-47,8%), Cina (-20,3%) e Paesi Bassi (-12,9%). Trainano la regione la meccatronica di Trento e le esportazioni delle Marmellate e succhi del Trentino-Alto Adige.
I distretti del Friuli-Venezia Giulia
Nel primo trimestre 2022 i distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno toccato il livello più alto nelle esportazioni trimestrali dal 2008. Circa 748 milioni di euro, +147 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021, pari a +24,5% e superiore del 35,4% rispetto ai livelli pre-Covid, migliore performance del Nord-Est. Il maggior contributo dai mercati internazionali è venuto dagli Stati Uniti (+65,2% rispetto al primo trimestre 2021), dal Regno Unito (+37,1%), dalla Germania (+17,4%). Si sono invece registrate le prime ripercussioni del conflitto sulle esportazioni verso la Russia (-25,1%), e lievi cali si sono osservati in Egitto, Norvegia e Bahrein attribuibili principalmente ai distretti del sistema casa. Particolarmente positivi il settore del mobile e degli elettrodomestici.
Nel primo trimestre del 2022 i distretti del Veneto hanno registrato una crescita robusta e diffusa, a conferma dell’attrattività delle eccellenze del nostro made in Italy sui mercati internazionali. Le aziende devono pianificare il proprio business guardando ai mercati esteri, all’innovazione di prodotto e di processo, alla transizione digitale ed ecologica, che costituiscono sempre più elementi strategici per la competitività. Di fronte all’aumento dei costi di materie prime ed energia, è necessario sostenere innanzitutto la riqualificazione energetica delle imprese, grazie ad incentivi e ad investimenti verso obiettivi ESG.