Sostenibilità, export e digitalizzazione sono i tre punti su cui dovranno scommettere le imprese italiane del settore moda per il rilancio futuro. Il 61% di esse è infatti convinto che questo sia il momento delle opportunità. Questo ottimismo è giustificato dai numeri, con l’export nel primo trimestre dell’anno a +4,6% rispetto allo stesso periodo del 2020 e a +1,4% nel confronto col 2019 e con la produzione industriale a +0,9% rispetto all’ultimo trimestre. Stando all’analisi sullo stato attuale, a una prima evidenza risulta che la salute delle realtà del Belpaese, comprese quelle del comparto moda, è in miglioramento.
L’export giocherà un ruolo significativo, non solo per le aziende che già esportano, ma anche per quelle locali. Infatti il 37% delle imprese prevede che nei prossimi 12 mesi aumenterà gli scambi con i paesi stranieri. Tale percentuale arriva a toccare il 49% per quelle realtà già votate all’internazionale. Crescerà poi la quota e-commerce, gli investimenti prioritari saranno nel processo produttivo (58%), nella digitalizzazione (52%), nella ricerca e innovazione di prodotto (40%), nella formazione del personale (40%), in marketing e comunicazione (33%) e nelle soluzioni sostenibili (29%). In particolare crescono gli investimenti in sostenibilità (+7% rispetto al 2020), sia per le aziende internazionali, sia per quelle locali, piccole e grandi.