Continuano a crescere i numeri della produzione vitivinicola del Veneto. Nel 2022 abbiamo avuto un’ottima produzione e non parliamo solo di quantità ma, soprattutto, della qualità del vino prodotto.
Il settore vitivinicolo veneto è dunque pronto ad affrontare il Vinitaly (che si terrà dal 2 al 5 aprile a Verona) con la possibilità di “fare la parte del leone“.
Gli ottimi dati del 2022 valgono doppio se si considerano i problemi legati al caro bollette, alla guerra tra Russia e Ucraina e alla siccità. Nonostante questo è soddisfatto l’assessore regionale, visto che il comparto vitivinicolo si è difeso molto bene e il valore dell’export si aggira sui 3 miliardi di euro con una crescita attorno al 22% rispetto all’anno precedente.
Se sono importanti i numeri della produzione di vino in Veneto altrettanto lo sono anche quelli del Vinitaly. È una fiera che cresce sempre di più anche grazie alla rappresentanza di un numero sempre maggiore di paesi partecipanti.
A Verona si respirerà un clima più internazionale rispetto agli anni precedenti – visti i nuovi paesi che entrano a far parte nel mondo del vino – e sarà sempre maggiore la presenza degli addetti ai lavori internazionali.
La più grande fiera italiana del settore vitivinicolo strizza l’occhio ai lavoratori del settore e sembra voler lasciarsi alle spalle gli anni delle corriere di turisti e “intenditori” che si recavano a Verona per degustare vino in quantità con tanto di feste nei distributori al termine della giornata.